Monday, April 10, 2006

Sulla valutazione e il merito nella formazione e nella ricerca

Forum Università e Ricerca

La Valutazione
Incontro a Milano 1 febbraio 2006

Patrick J. Coppock
Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
patcop@unimore.it

Questo articolo è un'elaborazione del mio breve intervento all'incontro del Forum dei Democratici di Sinistra sull'Università e Ricerca, sul tema della valutazione, a Milano, il 1 febbraio 2006. Nel corso della redazione ho cercato ad integrare qualche riflessione, sia personale che professionale, agli interventi degli altri partecipanti a Milano lo stesso giorno, e sui temi e contenuti d'altri incontri (a Milano, Roma e Bologna) sul futuro dell'università e della ricerca in Italia a cui ho assistito nel corso del 2005 e 2006, come parte del mio lavoro politico nell'ambito della protesta dei ricercatori contro il Decreto di Legge Moratti 4735, ora Legge 4 novembre 2005: 230. Ho cercato anche di incorporare alcuni dati ricavati da una lettura attenta di materiali informativi pubblicati nei mass-media, e circolati nell'ambito della protesta dei ricercatori italiani e tramite il Forum Università e Ricerca, nel corso degli ultimi due anni.

L'incontro a febbraio del Forum di Milano era dedicato ad un tema che mi sta proprio a cuore: la valutazione della qualità nella formazione e ricerca. Credo che lo sviluppo di una vera "cultura di valutazione", che è nazionale nella sua impostazione, e "capillare" nella sua diffusione a livello locale, sarà fondamentale per promuovere l'innovazione e il rinnovamento, lungo tutto l'arco della formazione e ricerca. La valutazione è uno strumento fondamentale e necessario, se vogliamo creare un sistema di formazione e ricerca pubblica della più alta qualità possibile. La riuscita o meno di questa "sfida" per il paese, d'interesse "nazionale", avrà inevitabilmente ripercussioni importanti anche ai livelli "globali", con effetti di lungo termine significativi anche nell'Europa e nel resto del mondo.

Se pensiamo bene, sembra ovvio che l'efficacia, la funzionalità e la qualità d'ogni grande rete internazionale di formazione e ricerca pubblica (e/o privata) dipenderà alla fine, della qualità d'ogni singolo "nodo" nella rete, visto in prospettiva "bottom up". La valutazione del merito riguarda realmente (naturalmente in modi diversi) ogni singola famiglia, ogni singolo asilo nido, scuola d'infanzia, scuola media, liceo classico, scientifico, tecnico, ecc., lungo tutto l'arco della vita, fino alla ricerca universitaria, e ai centri di grande importanza nazionale, europea ed internazionali, sia privati che pubblici. Se tutto è "in rete", è chiaro che tutto, assolutamente tutto, sarà interconnesso ed interdipendente. Se una parte della rete fa male il suo compito, tutto il resto ne risente le ripercussioni, in qualche modo, grande o piccolo.

Per leggere il resto dell'articolo >> cliccare qui >>>