Sunday, October 23, 2005

APPELLO DAL COORDINAMENTO NAZIONALE DEI RICERCATORI UNIVERSITARI ITALIANI

APPELLO DAL COORDINAMENTO NAZIONALE DEI RICERCATORI UNIVERSITARI ITALIANI

Cari colleghi,

le vicende delle ultime ore sottolineano, semmai ce ne fosse ancora bisogno, il clima di illegalità che sta accompagnando l'iter parlamentare del DDL sullo stato giuridico in questa sua ultima fase.

Il disprezzo da parte Ministro del parere della Commissione Affari Costituzionali e il successivo asservimento di quest'ultima ai voleri del Ministro stesso, stanno trasformando quest'ultima fase della legislatura in un vero e proprio incubo in cui anche la Costituzione diventa carta straccia. Ma in una sceneggiata il cui risultato netto è nullo, nel senso che in fondo siamo nella medesima (pessima) situazione di prima, c'è forse la speranza che il Presidente della Repubblica sia stato attento osservatore di quanto è successo ieri e tragga le dovute conclusioni prima di firmare questa legge sciagurata.

Ormai tutte le componenti del mondo universitario si mobilitano per la manifestazione del 25 ottobre che si preannuncia affollatissima. Spero che anche quei docenti critici nei confronti della legge ma tenutisi in disparte nelle manifestazioni di questi ultimi due anni capiscano l'importanza di essere in piazza a Montecitorio martedì prossimo assieme a Rettori, studenti, precari, rappresentanti delle associazioni dei consumatori, lavoratori dello spettacolo e soprattutto assieme a tutti gli altri docenti che hanno combattuto e combattono in prima linea per evitare la distruzione dell'Università pubblica.

E' l'ultima chiamata. Potrebbero non essercene altre. Non perdiamo l'occasione.

MARTEDI' 25 OTTOBRE 2005, ORE 11.00
MANIFESTAZIONE NAZIONALE DAVANTI ALLA CAMERA (MONTECITORIO)


cordialmente
Marco Merafina

Mozione DSSCQ UNIMORE 18.10.2005

MOZIONE SUL DISEGNO DI LEGGE D'INIZIATIVA DEL GOVERNO CONTENENTE "NUOVE DISPOSIZIONI CONCERNENTI I PROFESSORI E I RICERCATORI UNIVERSITARI E DELEGA AL GOVERNO PER IL RIORDINO DEL RECLUTAMENTO DEI PROFESSORI UNIVESITARI" APPROVATA ALL'UNANIMITA` DAL CONSIGLIO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE SOCIALI, COGNITIVE E QUANTITATIVE DELL'UNIVERSITA` DI MODENA E REGGIO EMILIA NELLA SEDUTA DEL 18.10.2005

Il Consiglio del Dipartimento di Scienze Sociali, Cognitive e Quantitative, esaminato il testo del disegno di legge d'iniziativa del Governo contenente "Nuove disposizioni concernenti i professori e i ricercatori universitari e delega al Governo per il riordino del reclutamento dei professori univesitari" ritiene del tutto fondate le critiche formulate nei confronti di questo provvedimento da parte di numerosi autorevoli organismi accademici. In particolare il Consiglio del Dipartimento condivide le obiezioni espresse più volte dalla CRUI, dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione dell'Universita` di Modena e Reggio Emilia. Il Consiglio del Dipartimento giudica in modo assai negativo la messa ad esaurimento del ruolo dei ricercatori universitari. L'istituzione della figura del ricercatore universitario ha rappresentato infatti una delle innovazioni migliori introdotte dal DPR 382/80 insieme alla istituzione del Dottorato di Ricerca. Un riordino dello stato giuridico dei docenti e ricercatori universitari non può che partire dalla constatazione che il Paese investe ancora troppo poco in ricerca e formazione universitaria rispetto ad altri paesi dell'Unione Europea. Il provvedimento in questione ritiene invece ancora una volta di poter riformare un sistema complesso come e` quello dell'universita` pubblica a "costo zero." Il Consiglio di Dipartimento e` pertanto seriamente preoccupato delle conseguenze che il provvedimento, qualora approvato, produrrebbe sul sistema dell'universita` e della ricerca pubblica e del fatto che alcune parti del provvedimento stesso sembrino essere addirittura in contrasto con la Carta Europea dei ricercatori. Osserva con rammarico che nella versione del provvedimento approvata dal Senato sono scomparsi tutti i riferimenti alla valuatazione della ricerca e non e` previsto alcuno strumento normativo che preveda incentivi a favore di attività di ricerca di provata qualita`. Osserva inoltre che il provvedimento non si muove ancora nella giusta direzione per quanto riguarda gli auspicati processi di internazionalizzazione delle universita` italiane e che l'istituzione della figura dei professori aggregati e` contraria alla concezione della figura del docente universitario che eserciti l'attivita` di ricerca come vera e propria professione. Per queste ragioni, in sintonia con lo spirito della settimana di mobilitazione proclamata dalle associazioni sindacali di categoria, il Dipartimento di Scienze Sociali, Cognitive e Quantitative si unisce alla protesta del mondo universitario affinche` si sospenda l'iter parlamentare del disegno di legge, arrivando a soluzioni concordate con le categorie interessate dalla riforma. Il Dipartimento invita inoltre il Rettore dell'Ateneo di Modena e Reggio Emilia a farsi portavoce presso la Conferenza dei Rettori della indifferibile necessita` di un segnale forte e unitario, ivi inclusa l'ipotesi di rassegnare le dimissioni in blocco dalla guida dei rispettivi Atenei, individuando altresi` le forme di comunicazione più opportune per informare l?opinione pubblica e le istituzioni circa la gravita` della situazione.